I ricercatori della facoltà di Medicina dell’Università Northwestern di Chicago hanno scoperto che una dieta ricca di fibre offre una considerevole prevenzione dei problemi cardiaci, secondo quanto è emerso da uno studio che ha riguardato adulti dai 20 ai 59 anni di età. I risultati, che sono stati presentati alla American Heart Association, mostrano una correlazione inversa tra consumo di fibre rischio di problemi cardiaci. Le diete ricche di fibre sono da tempo associate a perdita di peso, abbassamento dei livelli di colesterolo e riduzione dell’ipertensione. Ora gli esperti raccomandano un minimo di 25 grammi di fibre al giorno per ridurre il rischio di attacco cardiaco.
Lo studio è consistito nell’analisi di questionari compilati nell’ambito del National Health and Nutrition Examination Survey della Dott.ssa Hongyan Ning. Un gruppo diversificato su base nazionale di 11.000 adulti è stato analizzato su fattori quali dieta, pressione sanguigna, colesterolo, fumo, diabete e i risultati sono stati utilizzati per calcolare il rischio di problemi cardiovascolari nel corso della vita. Peso corporeo, colesterolo e ipertensione sono considerati i fattori principali per il rischio a lungo termine di problemi cardiaci e, combinati tra loro, possono essere usati per fornire una valutazione di rischio accurata.
La Dott.ssa Ning ha trovato i risultati sorprendenti e ha evidenziato che gli individui “più giovani (da 20 a 39 anni) e di mezza età (da 40 a 59 anni) con il più alto apporto di fibre, comparati con quelli con il più basso apporto di fibre, mostrano una riduzione statisticamente rilevante del rischio di problemi cardiovascolari nel corso della vita”. Nel corso dello studio è stato scoperto che la maggiore protezione dai problemi cardiaci viene offerta da 25 grammi o più di fibre al giorno. I cibi conservati, anche se pubblicizzati come “ricchi di fibre”, sono risultati essere ricchi di sodio e calorie ma tuttavia non offrono lo stesso livello di protezione se comparati con le fibre ottenute da frutta e verdura fresche.
Stranamente, lo studio ha scoperto che il consumo di fibre non influenza il rischio di problemi cardiaci a lungo termine nel gruppo di anziani da 60 a 79 anni. I ricercatori ritengono che una dieta ricca di fibre richieda un lungo tempo per produrre gli effetti benefici, mentre gli anziani su cui si è svolto lo studio potrebbero avere già sviluppato fattori avanzati di rischio cardiaco che richiederebbero interventi naturali più intensi per essere corretti, come un’integrazione di Vitamina D e di grassi Omega 3.
La Dott.ssa Ning afferma “Per gli adulti giovani e di mezza età, è questo il momento per fare delle fibre un elemento principale della dieta quotidiana”. Conclude:“lo studio suggerisce che iniziare ora una dieta ricca di fibre può ridurre il rischio a lungo termine di problemi cardiaci“. Altre ricerche hanno indicato che la riduzione ottimale del rischio di attacchi cardiaci si ottiene con un apporto giornaliero di fibre tra i 40 e i 50 grammi. È importante che le fibre della propria dieta provengano in buona parte da verdure crude, noci e semi (inclusi semi di lino, mandorle e noci) con quantità minime provenienti da frutta e cereali integrali, per massimizzare la protezione contro problemi cardiovascolari a lungo termine.
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